Guardare, provare, imparare
Dai neuroni specchio alla didattica a scuola
Nel campo degli studi sulla dislessia il grande interesse scientifico sulla patogenesi del disturbo si è andato a focalizzare inizialmente sulla “via visiva” (ricordiamo gli studi di Orton neurologo americano a cui è associato, per antonomasia, il termine strofosimbolia ad indicare la difficoltà di individuare e riconoscere i grafemi nella lettura) e successivamente agli anni settanta, dopo gli studi della psicolinguista I.Y. Liberman, il focus patogenetico si allocato in area linguistica nelle componenti fonologica e metafonologica. Entrambe le linee patogenetiche, nel corso degli ultimi anni, si sono intersecate ed arricchite con proposte sulla automatizzazione dei processi di lettura (teoria di Nicolson e Fawcet o della componente cerebellare), o con la teoria del deficit attentivo proposta da Facoetti della scuola patavina.
Le proposte interpretative finora messe in campo hanno interessato i processi “alti” dando poco spazio ai fenomeni periferici della pro cessazione sensoriale ed in particolare al “processing” uditivo.
L’interesse di questo convegno sta nel iniziare, anche se cautamente, a gettare attenzione e riflessione sulla elaborazione percettiva della parola parlata. Il sapere foniatrico, anche se poco menzionato, può trovare spazio esplicativo.
Locandina: PEARSON ACADEMY – CARTA DEL DOCENTE – CONVEGNO – PDF – sos dislessia locandina programma def